
Nuovo logo e nuove regole: il post-lockdown della Reggia di Caserta
Tutti stiamo provando ad immaginare come sarà il post-quarantena come in un film apocalittico. Quale sarà la prima cosa che faremo dopo la clausura forzata? Come sarà la nostra vita quando potremo uscire tutti dalle nostre case? E, più di ogni cosa, come sarà la fruizione museale quando tutto questo sarà finito?
A questa domanda prova a formulare un’ipotesi Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta, che dice: «Quando riapriremo, lo faremo garantendo la massima sicurezza per i visitatori».
Piccoli gruppi e ingressi contingentati con l’aiuto delle nuove tecnologie. È così che si immagina la riapertura del monumentale edificio vanvitelliano, chiuso anch’esso per l’emergenza sanitaria del coronavirus.
Ai piani alti si riflette, e si immagina, come gestire i flussi turistici, con nuove modalità di apertura del sito e modifiche già a partire dall’accoglienza che saranno necessariamente introdotte dopo questo momento di lockdown.
A venire in soccorso del direttore e di tutto lo staff museale è la pregressa esperienza con le “Domeniche al museo”, e la gestione di grandi flussi di visitatori, con ingressi contingentati, proprio come accadeva durante la prima domenica del mese a ingresso gratuito.
Anche le distanze di sicurezza non dovrebbero essere un problema né per i visitatori, né tantomeno per il personale di sala che dovrà farle rispettare, grazie agli ampi spazi dei saloni del noto palazzo borbonico.

Sostanziali cambiamenti anche nelle visite-guidate: gruppi rigorosamente ridotti, mentre si inviteranno i visitatori ad utilizzare i propri smartphone come audio-guida. A tale proposito infatti sono al vaglio degli studi alcune soluzioni tecnologiche alternative.
Con i suoi oltre tre chilometri di lunghezza e una superficie di 120 ettari, sarà ben più difficile riuscire a controllare i flussi all’interno del parco della Reggia. Per questo saranno seguite le direttive governative sugli assembramenti, privilegiando, probabilmente piccoli gruppi e famiglie.

Nel frattempo questa mattina la Maffei ha presentato ufficialmente la nuova brand identity del sito, che si proietta così verso il futuro con un nuovo logo: font pulito, che punta tutto su “Reggia di Caserta” e una corona, memore della dinastia dei Borbone, che sormonta le iniziali RC. Regale la palette dei colori utilizzati, declinati adesso in blu, bianco e oro.
Patrimonio dell’Umanità dal 1997, la reggia faceva parte del Grand Tour dello scrittore Goethe quando giunse nel nostro Paese che, ammirato dalla grandiosità di questo edificio, nella sua opera, Viaggio in Italia, scrisse: «La posizione è di eccezionale bellezza, nella più lussureggiante piana del mondo, ma con estesi giardini che si prolungano fin sulle colline; un acquedotto v’induce un intero fiume, che abbevera il palazzo e le sue adiacenze, e questa massa acquea si può trasformare, riversandola su rocce artificiali, in una meravigliosa cascata. I giardini sono belli e armonizzano assai con questa contrada che è un solo giardino».
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